Il libro, in pochissime parole, contiene 50 aneddoti divertenti, ma anche profondi, di vite di giocatori accomunati dai baffi

Domani, 29/04 alle 17 alla polisportiva San Faustino insieme ad ospiti come Roberto Bellinazzi “Baffo Gol”, Gianfranco Borsari, Dino Landini, Fabio Bonci e Paolo Vecchi verrà presentato il nuovo libro di Lamberto Gherpelli: Un calcio da leccarsi i Baffi. L’autore anticipa inoltre che ci sarà un intervento di Luigi Mascalaito ex-allenatore del Modena.

Come ha scelto il titolo del libro?
“Un calcio da leccarsi i Baffi, vuole essere un titolo ironico e allegro, anche se in realtà il testo nasconde storie importante e profonde di vita di calciatori, partendo dagli albori del calcio fino agli anni ’90”.

Nei suoi libri precedenti ha scelto temi molto seri come il doping e la discriminazione razziale, come mai ha scelto di passare ad un tema apparentemente più leggero come quello dei calciatori con i baffi?                                                                                                                                                                                                                                                           “Volevo qualcosa di più leggero, ma allo stesso tempo non superficiale. Sono una persona abbastanza pesante, non perché rompo le scatole, ma perché cerco temi particolari che esigono ricerche approfondite. Investigando vite di calciatori coi baffi ho trovato storie di uomini oltre che di calciatori con temi molto profondi”.

Può raccontarci qualche storia tratta dal suo libro?
“Nel testo vengono raccontate storie emozionanti come quella di Aldo Agroppi, ex giocatore del Torino e della nazionale italiana che decise di tenere i baffi per una sorta di voto nei confronti di suo padre scomparso da poco. Vengono raccontate anche storie divertenti come quella dell’ex gialloblù Dino Landini che durante una festa per la promozione del Piacenza dalla Serie C alla Serie B, tentò di buttarsi in piscina a bordo della sua amata Fiat 500. La postfazione del testo è stata scritta da Beppe Bergomi, famosissimo oltre che per la sua qualità, anche per il suo baffo”.

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Lei è nato a Prato di Correggio in provincia di Reggio Emilia e vive attualmente a Parma, come mai presentare il suo libro anche a Modena?
“Io sono nato a Prato di Correggio nella bassa, e già da giovane insieme ad amici frequentavo il Braglia per vedere le partite. Sono particolarmente legato a Modena per tanti motivi. Mio nonno durante la Seconda guerra mondiale ospitò una famiglia di sfollati Modenesi con cui nacque un bellissimo rapporto. Deve sapere tra l’altro che a Prato noi festeggiamo il patrono il 31 gennaio, San Geminiano”.

Che squadra tifa quindi tra Modena, Reggiana e Parma?
“Come sostiene anche Lamberto Boranga ex giocatore sia del Parma che della Reggiana, considerata la rivalità tra queste squadre mi trovo in difficoltà quando ci sono scontri diretti, resto neutrale. Non sono un tifoso del Modena, però ammetto che l’anno scorso i gialloblù hanno meritato di più rispetto alla Reggiana”.

Come vede la situazione del Modena e del Parma in Serie B?
“Credo che il Parma abbia tutte le carte in regola per potersi giocare i playoff, mentre il Modena ha bisogno di vincere di più.”

Dove possiamo acquistare il suo libro?
“Il libro verrà venduto su ordinazione nelle librerie, e dall’editore Urbone Publishing”.



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