Muzzarelli e Rivetti allo stadio braglia

Il sindaco Muzzarelli in una lunga intervista a La Tana Gialloblù ha parlato del fallimento e della rinascita del Modena F.C.

“I rapporti con Carlo Rivetti sono buoni. Lo conosco da quando ero assessore regionale. L’imprenditore Rivetti è una persona impegnata, un personaggio che guarda molto avanti nei prodotti e nelle strategie: ha un’effervescenza intelligente e forte che ho ritrovato oggi.

I rapporti con il Modena F.C. tutta la famiglia Rivetti sono buoni anche perchè c’è un rapporto personale che sicuramente aiuta.

Sghedoni è un altro galantuomo che ama il Modena, che continua a venire allo stadio e continua ad essere un riferimento. Non avrebbe lasciato il Modena se non avesse trovato la famiglia Rivetti. Per questo lo apprezzo e devo solo dirgli grazie.

Oggi, quando vedo le famiglie allo stadio sono contento perchè significa che abbiamo conquistato un luogo che era stato abbandonato.

Nel 2014, quando sono arrivato, c’era un altro mondo. Il mutuo veniva pagato, lo stadio veniva gestito e quindi tutto all’inizio era a posto. Ma gli anni successivi, quelli di Caliendo, sono stati drammatici. C’è stato un crollo micidiale.”

I rapporti tra Amministrazione Comunale, Modena FC e Caliendo

Fino ad un certo punto, i rapporti sono stati corretti e ci tengo a precisare un punto: l’amministrazione aveva una convenzione con la società di calcio. Se la convenzione viene rispettata non si può fare niente.
Come amministrazione non possiamo decidere quale giocatore comprare o gestire i pagamenti degli stipendi dei calciatori. Potevamo incavolarci ma non possiamo entrare più di tanto nel merito della società.

Ma quando vennero a mancare certe condizioni, le scelte furono dure. Dopo la delibera in consiglio andai a parlare con 300 tifosi allo stadio e non fu facile. Ma avevo così tanta voglia di salvare il Modena FC che era doveroso agire in quel modo e oggi sono contento del risultato.

Fu un periodo complicato ma non vedevo altra scelta se non quella della chiarezza dei rapporti tra le persone. Abbiamo fatto bene anche con il Viminale nel prendere la decisione di chiudere lo stadio. È stata dura ma abbiamo fatto bene. Ricordate il Carpi? Sarebbe stato veramente un casino. Era inevitabile.



Quando CPL si tirò indietro Caliendo rimase solo. E quella solitudine lo portò ad assumersi delle responsabilità che non riusciva a gestire. Si era messo a fare un mestiere che non era il suo, forse mal consigliato, questo io non lo so, e la situazione precipitò. Ci sono ancora oggi delle situazioni che lui ha addosso. Capisco l’aspetto umano ma noi dovevamo salvare il Modena.

Sui temi della sicurezza dello stadio, la rimozione delle barriere non fu soltanto un merito di Caliendo. È una scelta fatta di comune accordo con la questura e la società. Coincise con l’installazione di numerose telecamere e quindi potevamo permetterci di togliere le barriere.

Taddeo? Più lo incontravo e più ero preoccupato. In quel periodo ho incontrato tutti. Ma più incontravamo gente e peggio era.

Non era possibile trovare soluzioni che dessero speranza.

Adesso è facile dire che Caliendo è un cattivo. Ha sbagliato e ha portato il Modena in una situazione drammatica. Per fortuna noi come amministrazione abbiamo tenuto la barra dritta. E adesso possiamo pensare al futuro.

Orgogliosamente la città ha reagito e possiamo andare allo stadio felici. Il clima oggi è bello. Vado allo stadio e sento urlare “Dai Muzza” e questo mi fa piacere. Mi ricordo quando i tifosi mi tiravano gli accidenti.”

Sulla questione stadio e convenzione il sindaco Muzzarelli fa chiarezza

“Due sono le questioni sulle quali vorrei fare chiarezza:

  1. La famiglia Rivetti non mi ha mai chiesto di voler acquistare lo stadio.
  2. Sarebbe complicato venderlo perchè lo stadio Braglia è patrimonio inalienabile del Comune.

Stiamo ragionando insieme alla società per una convenzione di lungo periodo e fare qualcosa di importante con strategia di rilancio dello stadio. Avete visto che abbiamo già fatto dei lavori? Sia l’amministrazione che l’imprenditore hanno messo risorse, il campo è stato rifatto.
Con i Rivetti stiamo ragionando per capire quali lavori fare sia all’interno che all’esterno dello stadio per consolidare la presenza dei Rivetti a Modena e fare del bene anche alla città oltre che alla società di calcio.

Con Rivetti stiamo ragionando sugli investimenti sulle giovanili, sulla città e sullo stadio. C’è davvero un bellissimo rapporto.”

E sulla questione concerti…

“Sulla questione concerti la rizollatura è costata talmente tanto all’organizzatore (Studio’s, ndr) che il concerto di Tiziano Ferro verrà spostato. Ma questa è un’altra dinamica.”

Muzzarelli e Rivetti allo stadio braglia
(foto Modena F.C.)

Allo stadio ogni sabato vedo la famiglia Rivetti soffrire o gioire come soffro o gioisco io. C’è passione e c’è anche un investimento personale da parte loro. E questo è bello.

Noi dobbiamo essere degli ottimi tifosi per spingere i ragazzi a fare sempre meglio. E se i ragazzi fanno bene ne va dell’interesse collettivo di tutta la città.

È una grande sfida ma, come dico sempre, AVANTI!”

Ecco l’intervista completa de La Tana Gialloblù

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