Non si fanno sconti al ‘Braglia’ fin dai primi minuti: Modena e Ternana, ognuna con le sue motivazione, cercano di imporre il proprio gioco con fisicità a agonismo. Le occasioni in realtà stentano ad arrivare, ma il gioco è tutt’altro che noioso. Al primo vero tiro in porta, di fatto, il Modena passa in vantaggio con il rigore di Diaw che si era procurato un rigore al 23’ entrando in velocità in area e facendosi atterrare da Ghiringhelli che aveva sfiorato poco prima l’autorete.

Il numero 99 dei canarini è andato con sicurezza sul dischetto e ha tirato una gran botta che ha lasciato senza speranze Iannarilli. Al termine del cooling break i canarini trovano velocemente il raddoppio con l’autorete di Capuano che cerca una sforbiciata per spazzare via un tiro potente di Gargiulo dalla sinistra. Provano allora la reazione le fere e al 34’ Gagno si può mettere in mostra con una grandissima parata in tuffo sul colpo di testa abbastanza ravvicinato di Favilli. Fioccano poi le occasioni, con Tremolada, Oukhadda e Armellino, ma il punteggio rimane sul 2-0 all’intervallo.

Parte male poi la ripresa con la Ternana che accorcia le distanze al 50’ con Favilli che su corner approfitta di un errore difensivo sul primo palo e la mette dentro. Ritornano i fantasmi delle partite passate per i canarini che sembrano però provare a reagire subito. Pochi minuti dopo un’altra doccia fredda quando Favilli si trova solo davanti a Gagno e non sbaglia, la rete però viene annullata da Gualtieri dopo aver consultato il VAR per un tocco di mano.

Grandissima giocata di Diaw al 62’: prende palla sulla destra dell’area, dribbla due avversari, si accentra e va al tiro ma incredibilmente colpisce la traversa con un bel tiro a giro. Ora il Modena c’è e arriva anche la rete del perugino Falcinelli appena entrato che riceve sulla trequarti da Oukhadda e calcia in rete alle spalle di Iannarilli. E’ il 69’ quando arriva il poker dei gialloblù che non si fermano più: è il turno di Tremolada che su punizione dalla trequarti non sbaglia e fa volare il canarino. Nel finale non succede praticamente più nulla.

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