Tremolada sbaglia un rigore che poteva costare carissimo ma si riscatta pochi secondi dopo con l’assist per il gol vittoria di Zaro al 90’.

Ha detto bene Zaro al termine della partita: a questo Modena manca qualche gol perché fino alla trequarti avversaria la squadra ci arriva, e anche abbastanza facilmente, ma negli ultimi 25 metri manca l’istinto killer. A Brescia l’istinto killer lo ha avuto proprio Zaro, capace al 90′, su angolo battuto da Tremolada, di liberarsi dalla marcatura e colpire di testa in tuffo per regalare una vittoria che ai gialloblù mancava da quasi due mesi. Il Modena, grazie al gol del difensore centrale, espugna il Rigamonti, uno stadio imbattuto da sette mesi, playout esclusi.

Bianco a Brescia cambia ancora: difesa a tre, con Pergreffi, di nuovo titolare dopo la botta alla caviglia destra, Riccio e Zaro, a sinistra Guiebre agisce da esterno con libertà di alzarsi fino alla linea degli attaccanti in fase di possesso palla nella trequarti avversaria, mentre il rientrante Oukhadda completa la fascia destra. Palumbo e Manconi si muovono dietro la punta Falcinelli. Tremolada, ex di turno insieme a Gagno, si accomoda in panchina.

Bianco in queste prime giornate ha sempre cambiato formazione e un paio di volte anche modulo. Il motivo è sicuramente più di uno: capire l’assetto migliore, anche in base all’avversario, avere delle risposte da alcuni giocatori, giocare tre gare, con quella di domenica in casa contro la Ternana, in otto giorni.

Dopo i primi minuti il Modena inizia a farsi vedere in avanti, collezionando quattro angoli in 10 minuti dai quali però non nasce nulla di buono.Concretamente succede ben poco, con il Modena che si affida un po’ troppo ai lanci lunghi di Pergreffi e Zaro, non il modo migliore per creare pericoli a Lezzerini.

Il Brescia, come si pensava, lascia fare la partita al Modena. Si chiude bene, non a caso è la miglior difesa dei campionati professionistici, e riparte seppur con qualche difficoltà.

Il primo tempo si spegne senza grandi sussulti mentre nella ripresa si vede qualcosa di più, da una parte e dall’altra, fino all’epilogo incredibile al crepuscolo della gara, con una vittoria che sembrava sfuggire sui guantoni di Lezzerini e invece arriva pochi secondi dopo.

Nota positiva, oltre ai tre punti che mancavano da tempo, la porta inviolata: dopo sei gol presi nelle ultime tre partite invertire questa tendenza era una delle priorità del Modena. E bene anche la reazione emotiva dopo il rigore sbagliato: Tremolada si è messo alle spalle l’errore (e un dischetto “scavato” nell’attesa del check del VAR) e ha pennellato dall’angolo successivo una traiettoria perfetta per il tuffo vincente di Zaro.

La sensazione è che grazie a questi tre punti ci sarà tempo per lavorare con più serenità, cercando di sistemare le cose che ancora non sono rodate a dovere. Gli attaccanti sono serviti poco e male e se si vogliono trovare gol pesanti è necessario metterli in condizione di avere palloni giocabili e occasioni pulite. Il tempo c’è, anche se domenica si torna già in campo: al Braglia arriva la Ternana.

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