Il campionato riparte con i canarini impegnati al San Nicola per cancellare le ultime sconfitte.

Ci presenta la sfida il giornalista Luca Guerra di Tele Sveva, Radio Selene e La Repubblica.

“Il Bari è reduce dal cambio in panchina: dieci giorni fa Pasquale Marino ha preso il posto dell’esonerato Mignani. Come arriva il Bari alla gara con il Modena?”

Sabato per il Bari, più che un’altra parte di stagione, si può dire che inizi proprio la stagione. La sensazione di tutti è che l’ambiente nella sua totalità, dal Mister ai calciatori fino alla dirigenza, non avesse assorbito il colpo della finale dei playoff persa all’ultimo minuto. Di fatto la squadra è come se si fosse fermata lì. Non solo la squadra ma un po’ tutto l’ambiente. Mignani ha pagato per tutti. Del resto, in situazioni come questa, è sempre l’allenatore a rimetterci. Adesso però gli alibi sono finiti e ci si aspetta un’assunzione di responsabilità condivisa, giocatori in primis, alcuni dei quali non stanno rendendo secondo le aspettative”.

“L’avvento di Marino cosa porta di nuovo?”

“Per prima cosa un nuovo modulo: il 4-3-3 e un assetto tattico diverso, più votato all’attacco. Non credo ci saranno grandi sorprese a livello di giocatori utilizzati. Il tempo per provare le cose è stato ovviamente poco. In questi primi giorni di allenamenti con la squadra Marino ha cercato di lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori, puntando su un mantra molto chiaro: guardare la porta avversaria, avvicinarsi ad essa sempre di più, attaccare alti e pressare l’avversario per non dargli tempo e lucidità di gioco. Ad oggi, dopo 9 gare, il Bari è una delle squadre che conta il minor numero di tiri verso la porta avversaria: appena 27. Ciò significa una media di tre tiri a partita. Gli 8 gol fatti testimoniano di un attacco sterile e di un apporto dei centrocampisti pressoché nullo. È chiaro che questo Bari è molto diverso da quello dello scorso anno; tra cessioni e infortunati (Ménez su tutti) ad oggi manca un bacino potenziale di 57 gol, quelli messi a segno la stagione scorsa da Cheddira, Antenucci e altri che non ci sono più. Come detto, Mignani ha pagato per tutti anche perché, nonostante la squadra fosse molto diversa dallo scorso anno, non ha cambiato il suo approccio alla gestione della gara. Il Bari è sembrato fin qui una squadra impaurita, che gioca per non perdere; questo alla lunga lo paghi, soprattutto da quando ormai un pareggio equivale ad una mezza sconfitta e il Bari ha pareggiato 7 volte su 9 gare”.

“Come ha accolto la piazza il nome di Pasquale Marino?”

“La piazza si è divisa sul cambio di allenatore. Non perché volesse andare avanti con Mignani, al quale comunque nulla si può rimproverare dal punto di vista umano e della correttezza, ma perché la scelta di Marino ha fatto storcere il naso a molti. Il Mister di Marsala è fermo da quasi due anni e viene da un esperienza negativa a Crotone, culminata con l’esonero. La tifoseria avrebbe voluto una dirigenza ed una società più presente (De Lautentis non si fa sentire da metà luglio), più coinvolta e con investimenti maggiori per riprovare subito a giocarsi la promozione ma così non sembra. Ad oggi l’atmosfera è più fredda, basti pensare cha ad accogliere Marino c’erano non più di 50 tifosi. Di sicuro la tifoseria non si è mai tirata indietro e ha sempre risposto presente, gli oltre 2000 tifosi in trasferta a Parma in un turno infrasettimanale sono lì a testimoniarlo, ma ora servono i risultati. Per la gara di sabato la prevendita è fiacca: sono 4000 i biglietti venduti, oltre agli abbonati”.

“Che gara ti aspetti sabato?”

Mi aspetto un Bari più arrembante fin dai primi minuti, una manovra più veloce e un tentativo di giocare più alti e attaccare la porta. Credo che il Modena inizierà in maniera più attendista, cercando di contenere la sfuriata iniziale del Bari per poi organizzarsi e ripartire. La sfida è stuzzicante: il Modena ha comunque un buon fatturato di punti, anche se gli ultimi risultati non sono stati positivi. Marino e Bianco, per il quale il tecnico del Bari ha avuto ottime parole, si conoscono poiché il primo è stato allenatore del secondo. Si ritrovano sotto altre vesti e si affrontano per la prima volta da colleghi: vedremo chi sarà più soddisfatto a fine gara”.

Si ringrazia per la disponibilità Luca Guerra.

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