Il Modena, al secondo pareggio consecutivo contro una neopromossa, gioca un primo tempo sotto-ritmo e non riesce a battere il Lecco.  

I canarini mantengono l’imbattibilità, portando a 5 le partite senza sconfitta, ma quella contro il Lecco sa di occasione persa. Non tanto per l’avversario, comunque bravo, soprattutto nel primo tempo, a chiudersi bene e a ripartire velocemente, sfruttando alcuni errori del Modena e chiamando all’intervento Gagno in più di un’occasione. Quanto per una sensazione che aleggia nell’aria dello stadio Braglia ma non si concretizza: appena il Modena spinge sull’acceleratore sembra poter vincere la gara e portare a casa i tre punti.

È solo che il piede resta spesso alzato dall’acceleratore, soprattutto nel primo tempo, quando sono appunto gli ospiti a farsi vedere dalle parti di Gagno, anche se l’occasione migliore, nata proprio da un rilancio con i piedi dell’estremo difensore gialloblù, se la costruisce Tremolada, che sbaglia proprio davanti a Melgrati gli calcia addosso e non trova la porta sulla ribattuta.

È un Modena troppo lento quello del primo tempo, con capitan Pergreffi che si becca il giallo dopo appena 39’’ dall’inizio della gara, finendo per restare negli spogliatoi a fine primo tempo, lasciando il posto a Riccio, all’esordio in serie B direttamente dalla Juventus Next Gen. È un Modena con poche idee, che concede 4 corner agli ospiti nei primi dieci minuti e non riesce mai a trovare e innescare le punte in avanti. 

Strizzolo tocca pochissimi palloni e Manconi ci prova una volta ma il suo tiro viene ribattuto sul finire della prima frazione. Battistella si muove molto ma non trova la giocata decisiva, Palumbo parte bene ma si spegne col passare del tempo.

Questo Modena ha comunque il merito di non andare sotto, e, una volta registrata la squadra con i cambi, dentro anche Cauz all’esordio stagionale, nel secondo tempo tiene il Lecco nella sua metà campo, dando l’impressione, appunto, di poter portare a casa i tre punti.

La spinta maggiore arriva da sinistra, con Guibre, bravo spesso a saltare l’uomo ma impreciso nel trovare i compagni in mezzo con il pallone giusto, anche se è proprio da un suo cross al 94’ che Abiuso, entrato al posto di uno spento Strizzolo, spizza un pallone per Bonfanti che, da un metro, spara incredibilmente alto.

Sarebbe stato il colpo da tre punti, quello delle 4 vittorie in 5 gare, ma il ragazzo di Seriate sembra, oltre che poco sereno per il gol che non arriva, anche poco fortunato. Bisognerebbe chiedere a Bianco come mai non abbia giocato la carta Falcinelli, in gol una settimana fa, ma la risposta potrebbe essere semplice: martedì si torna già in campo, a Bolzano contro il Sudtirol. Serve l’aiuto di tutti e il turnover è necessario, in una serie B dove nulla è scontato.



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