Dopo la salvezza raggiunta ha parlato in conferenza stampa Davide Diaw, l’autore della rete che ha permesso al Modena si essere tranquillo con due giornate d’anticipo

Sui festeggiamenti per la salvezza

Ci siamo sentiti nel gruppo perché eravamo ognuno nella propria città, poi non c’è stato tempo di festeggiare perché ci siamo concentrati subito sulla partita di Benevento. Sicuramente ora uno dei miei obiettivi è la doppia cifra.

Sul gol salvezza

Il mio “timbro” per la salvezza? Non è così, c’è il timbro di tutti, di quelli dietro le quinte, in tutto il campionato. Non è l’ultimo gol a fare la differenza. Senza tutto quello che è stato fatto prima, da tutti, non sarebbe arrivata la salvezza. Adesso che abbiamo raggiunto l’obiettivo dobbiamo cercare di fare il massimo per provare a raggiunge i play off, come ha detto il presidente si apre un sogno. L’obiettivo primario era la salvezza, adesso non dipende solo da noi perché ci sono in mezzo tante squadre, ma noi proveremo a fare bottino massimo.

Sul match di Benevento

A Benevento troveremo una squadra forte, che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere in questa posizione a due giornate dalla fine. Ci sarà un clima difficile e pesante, non è bello né facile per loro stare in questa situazione, ma faranno di tutto per fare bene visto che è l’ultima in casa per loro. A prescindere dalla salvezza c’è anche l’orgoglio che muove noi giocatori di tutte le squadre. Però dobbiamo stare sereni e tranquilli, non dobbiamo farci trascinare dal nervosismo. Dobbiamo fare la nostra partita per provare a vincere.

Non ci sarà un calo di tensione perché abbiamo la possibilità di potere entrare nei play off, quindi non ci deve essere e mi auguro che non ci sia. Anzi, può essere un vantaggio giocare con la tranquillità e dobbiamo sfruttare questa cosa per portarla a nostro vantaggio.

Sulla stagione a Modena

Sono uno che difficilmente è contento di quello che fa, vorrei sempre fare meglio. Guardando però oggettivamente la stagione direi che sia stata buona a livello personale. Penso di aver fatto un buon campionato, peccato perché ho saltato qualche partita di troppo, tra infortuni e squalifiche, ma sono abbastanza soddisfatto.

Sulle preoccupazioni della stagione

Paura di non farcela non ne abbiamo mai avuta, non deve esserci mai, però dei momenti in cui ci siamo preoccupati di più sì, perché abbiamo visto quanto è equilibrato questo campionato che ancora oggi è aperto. Poche squadre hanno raggiungo già dei verdetti, solo le due promosse, perciò è un campionato molto incerto e giocato sulle tensioni. Bastava perderne una per trovarsi sotto e viceversa, quindi siamo stati bravi a fare quadrato nello spogliatoio con lo staff senza stare a pensare alle partite che sarebbero venute, ci siamo sempre concentrati partita per partita e questo ha pagato.

Sull’aiuto alla promozione del Genoa

Sul momento non ci pensavo, però mi ha fatto piacere vedere tanta gente felice grazie al mio rigore, per festeggiare la Serie A.

Sull’esperienza a Modena

L’obiettivo all’inizio è di fare sempre bene, qua sto benissimo, sia nello spogliatoio, nella società, in città, la mia famiglia è contenta quindi il dispiacere di andare via c’è, ma fa parte del nostro lavoro. Cerco di godermi al massimo quello che riesco a prendere poi vedremo.

Sul razzismo

Sarebbe ora di smettere di dover parlare di razzismo, siamo nel 2023 ed è imbarazzante che vengano presi di mira dei giocatori per etnia o colore della pelle, è ridicolo.

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