Ieri sera Riccardo Gagno è intervenuto nel corso della trasmissione Gialli di Sera in onda su TRC

“Sono legato a questa società per altri 3 anni. Sono ambizioso, è vero. Vorrei riuscire a raggiungere la Serie A col Modena”

“I tifosi non ci hanno mai contestati, sono fantastici. Ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti di difficoltà.

In certi momenti abbiamo giocato meglio fuori che in casa. Sui gol subiti ci sono stati tanti errori individuali. In C ti graziano di più, mentre in B ogni volta che sbagli prendi gol. A Palermo ho detto a Oukhadda di passarmi il pallone di testa e lui copriva perché aspettava l’uscita. Non ci siamo capiti”.

“Mio nonno é stata una figura importantissima. E’ mancato due anni fa ma me lo sono goduto. Mi portava agli allenamenti e mi ha sempre seguito. Ho un bel legame con tutta la famiglia che viene sempre a vedermi. A Mestre arrivai dal Poggibonsi. Vincemmo il campionato con 5 giornate d’anticipo”.

Ho un tatuaggio sulla caviglia del gol con l’Imolese. 

“Azzi? se fosse rimasto avrebbe comunque dato una mano. Ha fatto le sue scelte, si vede che per lui era la cosa giusta da fare. Con Perfreffi e Silvestri abbiamo fatto una stagione stupenda l’anno scorso. Quest’anno hanno dimostrato le loro qualità”.

“Giocare contro Buffon é stato bello. All’andata gli ho chiesto se c’era al ritorno e lui mi ha detto ‘se non muoio prima sì’. Da piccolo ero tifoso della Juventus”.

“Sicuramente siamo un gruppo sano. Quando si ottengono risultati anche in maniera inaspettata significa che c’è qualcosa di importante nel gruppo. Non è necessario essere matti per fare il portiere. Ti deve piacere il ruolo, ci vuole impegno e costanza. Devi lavorare sul carattere”.

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