Da Palermo a Palermo, l’esperienza di Poli a Modena è durata esattamente un girone.

410 minuti divisi in 11 presenze: cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Al di là dei numeri, l’infortunio di Poli è grave per vari motivi: intanto per il giocatore, un professionista serio che si è messo da subito al servizio dei gialloblù, potrebbe rivelarsi una fine anticipata di carriera ad alti livelli e questo dispiace sempre. 

Arrivato a fine settembre per coprire l’infortunio di Gargiulo, ha impiegato cinque turni per rimettersi in condizione, sedendosi la prima volta in panchina proprio contro il Palermo al ‘Braglia’. Poi qualche ingresso nei minuti di recupero e due partite giocate per circa un’ora, ed ecco che a questo punto è rientrato Gargiulo e lui è finito fuori rosa per tre turni prima di subire un colpo in allenamento che lo ha tenuto fuori dal campo per altre tre partite.

E’ tornato poi in campo contro il Cagliari e la sua presenza ha cambiato volto alla squadra: capace di dare un’intensità e un ritmo alla gara come nessun altro giocatore canarino riesce a fare, se non Falcinelli. Ha saltato poi il match di Reggio Calabria ed è tornato contro l’Ascoli per oltre settanta minuti, poi nel finale ha giocato qualche minuto a Como ed ecco che a Pisa, dopo 18’, è dovuto uscire dal campo per il problema al ginocchio.

Una storia la sua che si intreccia in maniera inestricabile con l’emergenza costante del Modena a centrocampo in questo campionato. Dal sogno di un reparto da Serie A a marca Poli-Ionita sfiorato a gennaio, al ritorno alla formazione di inizio anno con Armellino e Magnino (anche Ionita si è infortunato e sarà fuori probabilmente fino a metà aprile).

Il momento ora è anche sbagliatissimo perché il giocatore stava recuperando la forma migliore e avrebbe sicuramente potuto dare qualcosa in più alla squadra in questo finale di stagione. Sicuramente va ringraziato per quanto ha fatto, contribuendo al raggiungimento di una zona tranquilla, calandosi nella realtà con grande umiltà e diventando un leader di un gruppo già formato, accettando anche di stare fuori rosa al rientro del compagno. In bocca al lupo Andrea!

(Foto modenacalcio.com)



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