Sono due piazze con prospettive diverse, spero che entrambe raggiungano i propri obiettivi.

Un doppio ex che ha iniziato la carriera nel Modena e ha avuto grande successo a Parma: stiamo parlando di Enrico Chiesa, giocatore che non ha bisogno di presentazioni, intervenuto ai nostri microfoni per presentare il match in programma sabato tra crociati e canarini.

“Le prospettive delle due squadre sono diverse, basta vedere la classifica. Io ho dei bellissimi ricordi a Modena, anche se l’anno in cui sono stato in gialloblù è stato disgraziato: siamo retrocessi per tanti motivi. Ma per me è andato molto bene. Poi a Parma ho vissuto tre anni meravigliosi con le vittoria di Coppa Italia e Coppa Uefa”. 



“Sono due squadre a me molto care e mi auguro che sia una bella partita. La classifica è a favore del Parma, ma mi auguro che entrambe possano raggiungere i propri obiettivi: il Parma andare in A e il Modena salvarsi per poi progettare per il prossimo anno”.

“Non faccio pronostici, mi auguro solo che sia un bel derby, perché sono entrambe tappe importanti della mia carriera anche se a Modena ho fatto solo un anno. Ero molto giovane e come esperienza mi è servita molto a crescere anche sotto l’aspetto umano”.

Spero che il pubblico si diverta e che vinca il migliore.

“Ho amici anche a Parma, come per esempio Gigi (Buffon ndr) anche se è infortunato e non giocherà, perciò è difficile per me scegliere”.

Ha parlato poi dell’allenatore canarino: “Tesser è molto preparato e serio. Non lo conosco personalmente, ma vedendo le interviste mi sembra anche una persona molto piacevole. Nel calcio ci sono periodi diversi, a volte va bene e a volte va male. Ma lui è molto esperto e sa il fatto suo, quindi troverà la soluzione giusta per il Modena, per migliorare la classifica”.

Infine ha espresso il proprio parere sui giovani: “Dipende dalla società e dalle persone che ci lavorano più che dalla piazza. Ogni società ha un metodo riguardo ai giovani, l’importante è farli giocare tanto per permettere loro di dimostrare quello che valgono. Il progetto del settore giovanile deve essere chiaro”.

Enrico Chiesa

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