Paolo Vecchi

Dopo la sconfitta interna contro il Brescia, abbiamo sentito la voce di Paolo Vecchi, firma storica della Gazzetta di Modena e collaboratore di TvQui per parlare del momento dei canarini e di questo avvio di campionato.

Si può dire che il Modena sia partito col piede sbagliato…

E’ stato travolto da un insolito destino. Con i Rivetti ha sempre e solo vinto e ora deve fare i conti con una realtà nuova, ovvero quella della sconfitta. Nessuno se lo aspettava e ci eravamo tutti abituati alla luce e non alle tenebre, ma si dovrà fare di tutto per uscire da questo momento.

Nonostante tutto l’ambiente sembra ancora positivo.

Nessuno dirà mai che c’è un problema, però Tesser ha detto di essere preoccupato e sa, con la sua esperienza, che può essere un problema perdere quattro partite su cinque, questo può incidere su autostima ed entusiasmo. Però la Curva e la tifoseria sono straordinarie, stanno dimostrando ancora affetto, amore e sostegno anche di fronte a risultati che non corrispondono alle aspettative; anche ieri hanno applaudito la squadra alla fine.

Forse questo è anche merito della società che ha dimostrato sempre serietà.

Tutto si basa sulla credibilità delle parsone: dalla società al mister, hanno tutti grande credibilità anche a livello personale. Negli anni passati quando si contestava c’erano critiche rivolte a società, allenatore e squadra meno credibili. Ora il momento è difficile, ma quando c’è un seme positivo dentro, si può superare qualsiasi difficoltà. Bisogna però evitare ora di diventare il pugile suonato a furia di cazzotti, anche perché sabato si va a Genova dove il rischio di un risultato negativo supera le ambizioni. Bisogna però anche dire che è un campionato strano, le squadre devono darsi una dimensione e ci sono tanti risultati a sorpresa e vittorie esterne. Il Modena ci sta mettendo un po’ a trovare la propria dimensione: anche se ha mantenuto parte dell’ossatura dell’anno scorso ha comunque cambiato tanto. 

Cosa pensi che si possa fare per invertire la rotta?

Tesser ha detto che probabilmente ci saranno novità tattiche, come è successo lo scorso anno dopo un primo periodo difficile. L’anno scorso però la squadra era nettamente superiore alla media, quest’anno le difficoltà saranno peggiori. Sarebbe un segno di debolezza aggrapparsi agli assenti che ci sono stati fino ad ora. Tesser ha mantenuto l’ossatura e ha insistito molto nel dare fiducia ai suoi giocatori ‘bandiera’. Ancora alcuni non hanno trovato la giocata per decollare, ma il mister ha l’esperienza per capire i momenti di difficoltà dei suoi giocatori e potrebbe correre ai ripari tornando a giocare con due trequartisti, dato che il centrocampo è il settore più in difficoltà.

Che Modena ti aspetti quindi a Genova?

Lo scorso anno i canarini hanno giocato fino al match di Pontedera perso contro il Montevarchi con il modulo attuale e sulla trequarti si spegnevano, la stessa cosa che succede oggi; non escludo quindi che possano giocare Mosti e Tremolada dietro ad una punta che, mi permetto di dire, dovrebbe essere Bonfanti che è l’attaccante su cui il Modena deve puntare. Una volta sistemato l’assetto di centrocampo si può fare molto meglio e sfruttare di più anche Azzi e Oukhadda. 

In conclusione…

Il Modena non ha mai perso in maniera pesante, anche a Cagliari contro la più forte del campionato ha giocato un bel secondo tempo; anche ieri ha dominato contro il Brescia fino al gol di Bonfanti poi ha preso due gol assurdi, come tutti quelli presi fino ad ora dal Modena, più per demerito proprio che per meriti altrui. Finora ha affrontato squadre di grande dignità, ma non ha mai perso male. L’importante sarà cominciare a portare a casa qualcosa, anche un punto per muovere la classifica e dare fiducia.

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