In vista della trasferta del Modena a Cagliari, abbiamo intervistato il giornalista sardo di centotrentuno.com Roberto Pinna.

Come arriva il Cagliari al match di domani? 

Arriva dopo un inizio di stagione altalenante nei risultati. Nella ricerca del gioco si sta mettendo tassello dopo tassello un’identità nuova, è stato un anno di rifondazione importante dopo la retrocessione e, oltre al tecnico nuovo, ci sono anche tanti giocatori che non si conoscevano. Fino a qui è mancata la capacità di giocare di squadra, è sembrato un insieme di singoli di grande qualità da Lapadula a Mancosu, Makoumbou e Nandez, tutti giocatori che possono fare la differenza all’improvviso, ma è un po’ mancata quella coralità che può dare qualcosa in più in un campionato difficile come questa Serie B. Liverani sta provando a rinforzare la difesa perché è sembrato il reparto più in difficoltà, si prendono tanti gol soprattuto in contropiede. Inoltre il Cagliari arriva alla partita di domani senza nessun gol delle sue punte, né Lapadula né Pavoletti hanno ancora segnato in campionato.

Come giudica il mercato del Cagliari?

Il mercato è stato di rivoluzione, di rifondazione. Sono andati via tanti giocatori, ma sono arrivati dei giovani come Makoumbou, Di Pardo come terzino e poi giocatori di categoria come Viola, Lapadula e Mancosu per tenere alto il livello alla voce ‘qualità’. Le ultime ore saranno fondamentali per il futuro di Nandez e qualche movimento di assestamento sarà fatto: sarà preso un centrale per sostituire Walukiewicz che andrà all’Empoli e si cerca una soluzione in attacco per far entrare Falco che è la richiesta principale di Liverani per completare il reparto offensivo. In generale è stato un buon mercato, c’era bisogno di mandare via alcuni giocatori dopo la retrocessione, però il rovescio della medaglia è che un gruppo molto nuovo non ha ancora una propria identità in campo.

Punto di forza e punto debole?

Il punto di forza è la qualità delle giocate dei singoli, da fermo il Cagliari è molto forte perché ha dei battitori di punizioni e calci d’angolo importanti e può accendersi in un attimo grazie a un numero di uno dei suoi giocatori; ha un tasso tecnico superiore ad altre squadre di Serie B. Il punto debole è la solidità, l’equilibrio che manca ancora alla squadra che a volte prende ripartenze in possesso palla e la costruzione dal basso ancora riesce a fatica; la linea arretrata deve ancora registrare i meccanismi di Liverani che ancora non sono stati metabolizzati.

Cosa pensa del Modena dopo i primi tre turni?

Il Modena è molto temuto a Cagliari perché, anche se è appena arrivata in B, si sa che è una squadra di qualità e di ambizioni. E’ considerata imprevedibile e potrebbe essere l’avversario peggiore da affrontare dopo una sconfitta strana come quella di Ferrara con la Spal, in cui il Cagliari è rimasto per gran parte della partita in dieci e ha creato tanto senza riuscire però a trovare il gol; un Modena che non dà punti di riferimento e ti può prendere di sorpresa spaventa il Cagliari che deve tornare a fare i tre punti in casa. E’ sicuramente un avversario rispettato.

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